NEWSLETTER

– ARAN: convocazione per il rinnovo CCNL per il 13 marzo
– SISAC: convocazione specialistica ambulatoriale in data 28 febbraio
– Convegno Nazionale Aupi il 10 maggio a torino: Venditori di fumo o professionisti della salute? La Psicologia tra il pregiudizio del senso comune e le evidenze scientifiche dei trattamenti psicologici
– DEPRESSIONE E ANSIA. I medici ne soffrono più degli altri
– NOTIZIE DALLE REGIONI: Emilia Romagna AUSL di Piacenza concorso riservato per la stabilizzazione Legge Madia

ARAN: convocazione per il rinnovo CCNL per il 13 marzo

La richiesta del 26 febbraio da parte dei sindacati all’ARAN, dopo aver preso atto della modifica apportata dalla 12/2019 all’articolo 1, comma 687 della legge 30.12. 2018 n145, che bloccava di fatto il proseguimento dei lavori, di convocazione per la prosecuzione della trattativa per il rinnovo del contratto, ha subito avuto riscontro da parte dell’ARAN. Che dire ora? Speriamo che sia la volta buona e non ci siano più ostacoli e impedimenti

SISAC: convocazione specialistica ambulatoriale in data 28 febbraio

Il 28 febbraio si è tenuto il primo incontro per il rinnovo dell’ACN.
La SISAC ha illustrato le risorse economiche a disposizione e le priorità da affrontare. I sindacati hanno evidenziato le parti normative che devono essere aggiornate e migliorate, in particolare l’articolato riguardante la maternità. Noi abbiamo ripresentato la dichiarazione a verbale del 30 luglio 2015 sottoscritta da tutti i sindacati relativa all’obiettivo della parificazione del compenso orario degli specialisti e dei professionisti per quanto riguarda la quota oraria A.
Ma la riunione è stata caratterizzata dal Sumai che ha richiesto che la trattativa prosegua su tavoli separati. “La nostra presa di posizione – spiega Antonio Magi, segretario generale del SUMAI Assoprof –, si è resa necessaria a seguito del comunicato dell’intersindacale della dirigenza in cui si lancia un attacco alla specialistica ambulatoriale. Quel comunicato, e questo è il problema, è stato firmato da sigle che rappresentano sia i dipendenti che i convenzionati presenti al tavolo del rinnovo”.
Risponde così Biagio Papotto Segretario Generale Cisl Medici: “La calendarizzazione dei prossimi incontri non è stata decisa per la posizione rigida di un Sindacato autonomo che ha interpretato in maniera negativa una lettera dell’Intersindacale della Dirigenza Medica il cui contenuto era invece rivolto alla promozione della professione medica all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, promozione che deve avvenire tramite l’attuazione degli Accordi Collettivi Nazionali siano essi della dirigenza che della specialistica, senza la penalizzazione di nessuno
Di seguito il passaggio contestato dal Sumai del documento dell’Intersindacale firmato anche dalla FASSID: …”lo stato giuridico di tutti i medici, veterinari e dirigenti sanitari specialisti che lavorano nelle UU.OO. ospedaliere e nei servizi territoriali deve essere riportato urgentemente all’uniformità nazionale, anche – nel caso dei medici specialisti ambulatoriali, veterinari ed altre Professionalità Sanitarie attualmente impiegati negli ospedali e nei servizi destinati alla dipendenza – attraverso concorsi riservati, finalizzati ad instaurare rapporti di dipendenza nel SSN a tempo indeterminato, lasciando loro la possibilità di optare in modo netto per le sole attività di specialistica ambulatoriale sul territorio, le sole che legittimamente competono a tale ruolo”.
Riportiamo le diverse prese di posizione in modo tale che ognuno possa costruirsi una propria visione e comprensione di quanto accaduto.
Ora attendiamo che la SISAC comunichi le sue decisioni.

CONVEGNO NAZIONALE AUPI IL 10 MAGGIO A TORINO: Venditori di fumo o professionisti della salute? La Psicologia tra il pregiudizio del senso comune e le evidenze scientifiche dei trattamenti psicologici

Il Convegno tratta temi che da tempo impegnano la nostra categoria in relazione all’efficacia dei nostri interventi, alle evidenze scientifiche e alle valutazioni di impatto economico.
I LEA hanno dato ampio rilievo ai bisogni e agli interventi di tipo psicologico come bisogni di salute del cittadino.
Il Convegno vuol anche essere un messaggio agli amministratori nel promuovere nei diversi settori e servizi della Sanità la presenza dello Psicologo.
Autorevoli rappresentanti della nostra professione presenteranno lo stato dell’arte delle ricerche in Psicologia, il Prof Benedetti, neuroscienziato, autorità mondiale in tema di placebo, con i suoi lavori offrirà un importante assist alla clinica psicologica. Solo uno spunto dal suo ultimo libro “Le parole attivano le stesse vie biochimiche di farmaci come la morfina e l’aspirina” ci permette di comprendere le prospettive che si aprono nel campo della ricerca neurofisiologica e nell’applicazione clinica. La Prof.ssa Dirindin già senatore della Repubblica ed Assessore alla Sanità della Regione Sardegna porterà degli spunti interessanti dal punto di vista etico e economico. Non mancherà un po’ di ironia e autoironia nel mettere in luce pregiudizi duri a morire circa la nostra professione anche con l’utilizzo di brevi filmati.
La partecipazione è gratuita, è necessaria l’iscrizione a aupipiemonte@gmail.com.
Per chi fosse interessato può seguire sulla pagina fb Aupi Piemonte i post di promozione del Convegno
Locandina

DEPRESSIONE E ANSIA. I medici ne soffrono più degli altri

Lancet Psychiatry ha pubblicato una revisione sistematica degli studi relativi alla diffusione di ansia e depressione tra i medici. L’incidenza di questi disturbi è alta rispetto alla popolazione generale e gli interventi in termini psico-dinamici sono moderatamente efficaci. Un dato che deve far riflettere
Interventi mirati sui medici sono moderatamente efficaci per ridurre i sintomi di depressione, ansia e suicidio. È quanto emerge da una revisione sistematica e una meta-analisi pubblicate online su The Lancet Psychiatry. Rispetto alla popolazione generale e ad altri gruppi professionali, i medici hanno una maggiore prevalenza di depressione, ansia e pensieri suicidi.

Lo studio

Per la loro analisi Samuel B. Harvey dell’Università del New South Wales (Randwick, Australia), e colleghi hanno preso in considerazione otto studi con dati relativi a un totale di 1.023 medici. Tutti gli studi riguardavano interventi diretti, in particolare la terapia comportamentale cognitiva individuale o di gruppo (Cbt) o il mindfulness training.

Tre studi hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi della depressione (differenza media standardizzata 0,53); quattro studi hanno mostrato una significativa riduzione del disagio psicologico generale (0,65); uno studio ha mostrato una significativa riduzione dell’ansia (0,71); e uno studio ha mostrato una significativa riduzione di pensieri suicidi durante un anno di tirocinio (rapporto di rischio 0,40), rispetto ai gruppi di controllo.

Commenti

“Abbiamo bisogno di andare oltre al solo pensiero di burnout per affrontare l’intero spettro del disagio dei medici. La cultura medica, per farlo, deve cambiare – osserva Ronald M. Epstein della University of Rochester School of Medicine and Dentistry, New York, non coinvolto nella ricerca – La negligenza relativa al problema è preoccupante, soprattutto considerando che gli operatori sanitari hanno la nostra vita nelle loro mani e il loro benessere mentale è essenziale per una sicura e buona qualità delle cure”

“È triste constatare che esistono pochi studi di intervento qualitativi sul trattamento del disagio del medico, soprattutto data la schiacciante evidenza che si tratta di un problema – commenta Jodie Eckleberry-Hunt, psicologo della salute di Fenton, Michigan, che ha svolto ricerche su vari aspetti del benessere del medico, tra cui burnout, depressione e suicidio – I medici si sentono talmente inondati di lavoro da non avere né tempo né energie per partecipare a questi studi, e non ci sono ancora significativi investimenti per cambiare questa dinamica. Vi è l’obbligo morale di prendersi cura di coloro che servono in prima linea nella sofferenza e nel dolore dei pazienti. Il trauma secondario che sperimentano, oltre a tutte le altre frustrazioni, può essere migliorato. Dobbiamo solo renderlo prioritario e trovare il miglior modello per farlo. In secondo luogo, alla fine della linea c’è il paziente, e questo è un problema di salute pubblica. Non è solo un problema medico. Il disagio del medico ha un impatto sull’assistenza e sugli esiti del paziente”.

NOTIZIE DALLE REGIONI

Emilia Romagna AUSL di Piacenza concorso riservato per la stabilizzazione Legge Madia
In applicazione dell’Accordo Regionale sottoscritto il 22.11.2018 e dei precedenti, applicativi del D.Lgs. 75/17, è bandito dalla ASL PC il concorso riservato per la stabilizzazione di 11 Psicologi che abbiano i seguenti requisiti:

  1. f) Il candidato dovrà risultare titolare, successivamente alla data di entrata in vigore della legge n. 124 del 2015 – vale a dire al 28.08.2015 – di un contratto di lavoro flessibile presso l’AUSL di Piacenza;
  2. g) Il candidato dovrà aver maturato, alla data del 31 dicembre 2017, almeno tre anni di contratto, anche non continuativi, negli ultimi otto anni, presso l’AUSL di Piacenza.

https://bur.regione.emilia-romagna.it/dettaglio-inserzione?i=a38a201b6c0645208ca4da960eb8cef9

Cordiali saluti
La Segreteria Nazionale