Proposte sindacali per fronteggiare l’emergenza coronavirus
Cari colleghi,
In allegato:
– la lettera che FASSID Nazionale (Sellini) [clicca qui] ha inviato ai Direttori delle Az.Sanitarie e agli Assessori alla Sanità di tutte le Regioni per la richiesta di costituzione delle EPE (Equipe Psico Sociali per le Emergenze) e la G.U. del 29.8.2006 a firma Romano Prodi [clicca qui].
– DPCM 9 marzo 2020 pubblicato in G.U. [clicca qui] : “Art. 1. Misure straordinarie per l’assunzione degli specializzandi e per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario“.
– lettera OPL di appoggio alle richieste AUPI [clicca qui]
Personalmente ho fatto queste due richieste alla mia ASST Fatebenefratelli-Sacco, che potrebbero essere proposte anche in altre ASST/ATS.
La prima richiesta rappresenta una proposta concreta e prevista dalle normative di riuscire a dare una risposta ai bisogni psico-sociali in materia di diffusione di coronavirus che vede gli psicologi qualificati e competenti a dare questo genere di aiuto. Ogni Azienda può organizzare l’EPE in base alle proprie necessità e risorse ovviamente, a titolo di esempio quello proposto dalla AUSL di Piacenza:
1. Costituire l’EPE
2. Implementare una valutazione diagnostica tempestiva del bisogno specifico a seguito di eventi traumatici individuali per come sotto specificati (triage)
3. Attivare interventi psicoeducazionali rapidi per gli operatori in caso di eventi catastrofici collettivi
4. Attivare all’’occorrenza interventi di trattamento psicologico per le vittime di eventi traumatici collettivi
5. Uniformare i comportamenti all’interno delle UUOO coinvolte direttamente ed indirettamente negli eventi
6. Ottimizzare l’utilizzo di risorse
7. Monitorare e valutare l’efficacia degli interventi
La seconda è la richiesta di applicazione del DL 9 marzo che come potete vedere all’art 1. lettera a) viene citata la nostra legge (Legge 56/89)!!
Attenzione: per “specializzandi” (è ovvio in questo momento) si intendono soprattutto gli specializzandi medici che sono al penultimo o ultimo anno…, purtuttavia è ivi compreso il personale sanitario (che quindi va oltre la figura del medico). Viene data la possibilità alle Aziende di conferire “incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore a sei mesi, prorogabili in ragione del perdurare dello stato di emergenza, sino al 2020“.
Al solito la possibiltà di vedere soddisfatte le nostre richieste è questione di scelte e di volontà da parte dell’ASST ma anche della nostra capacità di riuscire a proporle.
Voglio infine fare arrivare la mia piena solidarietà e vicinanza a tutti colleghi che in questo momento restano fermi al loro posto e cercano di fare il meglio che possono nel dare aiuto ai propri utenti, chinque essi siano.
Un caro saluto
Franco Merlini